di Susan Musgrave tradotto da Giuseppe Iacobaci Meridiano Zero, Padova, 2005 pag 288, € 14
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Tre detenute nel Braccio della morte attendono di essere giustiziate affrontando con humour acido e distaccato, a tratti esilarante, spesso commovente, il Tempo, nemico-amico, misura di tutto, e la Speranza, le angherie delle guardie carcerarie e dell'alienante sistema-prigione.
I capitoli carcerari si alternano alla narrazione sudamericana degli eventi rocamboleschi che hanno portato la protagonista, da mite e romantica traduttrice che era (già!) ad abbandonarsi a una scellerata storia d'amore con un losco, bellissimo narcotrafficante, fino a diventare la "Reína de la Cocaína", la "Madre sín Corazón" dipinta dai giornali. Cosa avrà spinto una madre a un gesto così estremo come quello di assassinare il figlio? Lo avrà fatto davvero? Quasi come in un giallo psicologico in cui assassino e vittima sono (forse) noti ma non si conoscono crimine e movente, ci si lascia avvincere tra le spire di questo romanzo poetico, grottesco, magico e sanguinario in cui ogni evento giunge evocato da piccoli indizi ricorrenti che scorrono sottotesto, spesso non visti, sempre presenti come piccole schegge dispettose di un futuro inesorabile. Una vertigine di humour sadico ed estatica disperazione, scrittura d'incenso e vetriolo, traduzione a mio immodesto avvisoperfetta. :-)
Da regalare: - A tutte le donne che conosci, alla tua amica appena diventata mamma, così forte e fragile, a quell'altra che finisce sempre con gli uomini sbagliati e te lo spiega dicendoti che altrimenti non si sente viva; - A quel tuo conoscente che si commuove per le vittime e vorrebbe appendere i carnefici, e al tuo compagno di università che dice che dietro ad ogni crimine per quanto efferato c'è sempre un essere umano e che lo Stato non può essere un assassino vendicatore; - A chi crede che la realtà sia molto più assurda della fantasia, e soprattutto a chi crede che la fantasia sappia e debba essere molto più assurda della realtà; - A chi ha amato il realismo magico sudamericano e da allora non ha più scoperto nulla di altrettanto affascinante, e a chi ha voglia di una fiaba insanguinata e poetica sulle incongruenze e le crudeltà dell'animo umano.
Yako! non infierire... Il tuo libro mi insegue da quando lo commentavi fresco di traduzione, mooolti mesi fa. In tempi non sospetti, lontani dall'incombenza di Babbo Natale e/o Gesù Bambino (Santa Lucia, San Nicola/Nicolò, fate un po' voi) mi aveva affascinato. Lo spolvero un po' e il regalo di Natale me lo sono già fatto! Per chi non l'avesse sul comodino, c'è molto rosso, che fa mooolto Natale. Un fiocco d'oro e il gioco è fatto :-)
Yako!
non infierire...
Il tuo libro mi insegue da quando lo commentavi fresco di traduzione, mooolti mesi fa. In tempi non sospetti, lontani dall'incombenza di Babbo Natale e/o Gesù Bambino (Santa Lucia, San Nicola/Nicolò, fate un po' voi) mi aveva affascinato. Lo spolvero un po' e il regalo di Natale me lo sono già fatto!
Per chi non l'avesse sul comodino, c'è molto rosso, che fa mooolto Natale. Un fiocco d'oro e il gioco è fatto
:-)
luisa piussi