di Munú Actis, Cristina Aldini, Liliana Gardella, Miriam Lewin, Elisa Tokar tradotto da Fiamma Lolli Stampa Alternativa, collana Eretica Speciale, Viterbo 2005. 368 pagine con mappe e illustrazioni in bianco e nero, € 15
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Prima che l'anno finisca, non appena l'anno inizierà regalate Le Reaparecide. Perché a volte la vita non è una festa. Perché a volte la vita non è nemmeno una vita. Perché a quasi due anni dalla pubblicazione ancora mi invitano a presentarlo in giro per questo strano Paese che è il nostro, e qualcosa vorrà pur dire. Perché dei desaparecidos crediamo di sapere molto ma queste cinque donne argentine ci smentiranno: li raccontano tutti, fuori dai denti, i loro anni passati nel nulla, mentre il mondo intorno credeva che fossero state fatte sparire per sempre. Eccole, sono tornate, sono arrivate fino a qui e ora. Vi presento Liliana, Miriam, Munú, Elisa, Cristina: e fanno nomi, inchiodano mostri, ricordano nascite – laggiù, nel pozzo nero dei boia – e sgranano le vertebre di una generazione.
La nostra, di là dall'oceano.
Da regalare: alla mamma che non capisce le nostre lacrime e vittorie e a quella che le capisce; all'amica reduce da guerra pubblica o privata: alla sorella persa, ritrovata o semplicemente da sempre al nostro fianco; a chi ha avuto vent'anni nel duemila; a chi non li ha mai avuti e a chi li avrà sempre, dentro e fuori; e infine agli uomini, quelli che abbiamo accanto, per il bene e per il male e per la banalità – spesso – di entrambi. Un regalo di cui non pentirsi passate le feste. Cliccate qui o sul titolo di questo post per vedere approfondimenti e antologia di recensioni e critiche
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Quantomai attuale... e la morte di Pinochet, uno che di desaparecidos la sapeva lunga, una morte che pare quasi un premio d'impunità per una vita di orrore (e che vita, 91 anni!), fa solo venire altra rabbia, e voglia di scoprire e fermare i tanti che hanno favorito, aiutato, o colpevolmente ignorato regimi così...